top of page
< Back

Le cause delle malattie

La ricerca della salute passa attraverso la comprensione della malattia

Le cause delle malattie

Le cause delle malattie sono l’oggetto di studio di quella scienza che prende il nome di eziologia (dal greco aizia = causa). Per la medicina convenzionale molte malattie sono determinate da una precisa causa: ad esempio, il morbillo è causato da un particolare virus, se manca il virus specifico non può insorgere la malattia: in questo caso la causa sarà specifica e necessaria. Nel momento in cui una singola causa è in grado di determinare, con la sua presenza, una malattia, questa causa è detta sufficiente e quindi primaria.
Nella realtà le cose sono leggermente più complesse in quanto, se torniamo all'esempio del virus, la presenza di un agente patogeno è essenziale per lo sviluppo della malattia ma non sufficiente a determinare la patologia. Una persona può venire a contatto con il patogeno ma non è sicuro lo sviluppo della malattia, quindi ad una presenza essenziale (virus) serve anche una condizione particolare per poter sviluppare il sintomo. Durante la pandemia da Covid si sono potute osservare molte condizioni di positività da virus senza sintomi o con lievi accenni di malattia. Questo sta a significare che una causa primaria di origine virale o batterica per esistere deve essere replicabile alla maggior parte della popolazione. Talvolta, pur essendo necessaria per l’insorgenza della malattia, la causa può dimostrarsi insufficiente, perché, da sola, non è in grado di determinare la malattia: solo in presenza di altri fattori, definiti concause o fattori predisponenti o coadiuvanti, si potrà sviluppare effettivamente la malattia. Per esempio, come scoprì Robert Koch, l'agente del colera dell'uomo, Vibrio cholerae, poteva essere isolato sia da individui ammalati che sani.
Le malattie insorgono quando si verifica uno squilibrio tra l’organismo e l’ambiente in cui esso è inserito.
Le cause delle malattie si possono perciò dividere in due grossi gruppi: cause intrinseche all’organismo, che originano dall’interno dell’individuo stesso; cause estrinseche, provenienti dall’ambiente.
Le cause di malattia si possono, inoltre, classificare in base alla loro natura. Distinguiamo così:
cause fisiche;
cause chimiche;
cause Psico-biologiche.
Tra le cause fisiche di malattia vanno ricordate: le radiazioni, le onde sonore e gli ultrasuoni, l’elettricità, il magnetismo, le variazioni di temperatura, le variazioni di pressione e gravità, le cause meccaniche (traumi).
Le variazioni di temperatura possono essere causa di malattia sia che queste siano in eccesso come ad esempio elevate temperature, possono provocare colpi di calore o ustioni se l'applicazione del calore viene localizzate in un'area ben precisa del corpo. Nel caso in cui la temperatura fosse bassa si andrebbe incontro ad assideramento o congelamento se l'area è circoscritta.
Nelle cause meccaniche, quando una forza è applicata in maniera intensa su una parte del corpo si verificano traumi lesivi, contusioni, ferite che possono riguardare non solo l'apparato scheletrico e muscolare ma anche viscerale con interessamento degli organi interni.
Le cause chimiche di malattia comprendono moltissime sostanze, di composizione chimica diversa, che hanno come unico denominatore comune la capacità di provocare malattie. L’effetto nocivo della maggior parte di queste sostanze si ottiene con dosi relativamente piccole: a tutte le sostanze che provocano effetti nocivi (o patogeni) se introdotte in piccole quantità possiamo dare il nome di veleni o, più genericamente, sostanze tossiche. Il tipo di malattia che un veleno provoca, dipende dalla composizione chimica del veleno stesso, mentre la gravità della malattia aumenta con l’aumentare della dose. I veleni e sostanze tossiche provengono per lo più dall’ambiente esterno e possono penetrare nel nostro corpo attraverso varie vie: più frequentemente quella respiratoria (inalazione) nel caso di gas, e quella digestiva (ingestione) nel caso di sostanze liquide e solide; possono essere anche introdotte attraverso la cute (per esempio per iniezione) oppure le congiuntive o altre vie ancora.
L'ultimo gruppo di cause, responsabile di numerose patologie che, nella società moderna, va sempre più diffondendosi sono le patologie psico-biologiche.
Che cosa determini l’insorgenza di disturbi psichici e psicosomatici è oggetto di discussione della psicologia, della psico-patologia, della psichiatria anche se le correlazioni scoperte dal dottor Hamer implicano sempre più una connessione con la biologia, per questo si è passati dal definire la causa non più semplicemente psichica ma psico-biologica.
Il disagio psichico è da alcuni collegato a conflitti interiori (intra-psichici), che avvengono, cioè, nella mente dell’individuo, mentre altri ritengono che, alla base di tale disagio, vi sia piuttosto un conflitto relazionale, ossia una difficoltà nelle relazioni con gli altri (famiglia ecc.). Altri ancora presuppongono che alla base dei disturbi psichici vi sia una lesione organica, sia pur minima (una lesione biochimica) a carico delle strutture cerebrali, che controllano l’elaborazione dei processi psichici. Qualunque sia la causa del disagio psichico, esso si manifesta con sintomi psichici, come l’ansia o la depressione, che ritroviamo nelle malattie nervose meno gravi, le nevrosi, ma anche in quelle più gravi, le psicosi, nelle quali compaiono sintomi che caratterizzano un alterato rapporto con la realtà: il delirio, le allucinazioni. Spesso nelle malattie psichiche si hanno anche sintomi fisici (o somatici) come le palpitazioni, le vertigini ecc.
A volte, infine, il disagio psichico determina l’insorgenza di vere malattie somatiche, che vengono perciò dette malattie psico-somatiche. Ricordiamo, tra queste, l’ulcera gastro-duodenale, la colite ulcerosa, certe malattie della pelle, certe forme di asma, l’ipertensione arteriosa ecc. Il disagio psichico è causa dunque di malattia psichica e psico- somatica, quindi risulta innegabile il ruolo dei fattori ambientali connessi alla vita della persona.

bottom of page